gruppo sanguigno Rh-

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Il gruppo sanguigno non influenza l’efficacia delle pillole abortive nè la possibilità di gravidanze future se si è portato in grembo un feto Rh+ per dodici settimane.

 

Giunti al secondo o terzo trimeste di gravidanza, se la persona è Rh- corre il rischio che il proprio sangue venga contaminato da quello del nascituro. La conseguente produzione di anticorpi porterebbe all’insorgere di problematiche in una gravidanza futura. Un’iniezione di immunoglobuline impedisce che ciò accada se fatta nelle settantadue ore seguenti l’aborto indotto o spontaneo.

 

Nessuna ricerca scientifica indica quando fare un’iniezione di immunoglobulina anti-D (Rh) per gli aborti al di là della dodicesima settimana di gestazione nel caso di una persona Rh-. Se non è possibile ricevere l'iniezione e si desidera comunque avere figli in futuro, è possibile ricevere il trattamento durante la gravidanza successiva.38, 39